Roma Vis Nova

Ferraro: “Salviamo i giovani e l’A2, ecco la proposta”


Il campionato di serie A2 maschile rischia di partire in ritardo con una formula rivisitata che penalizzerebbe di molto la crescita dei tanti giovani che militano in questa categoria e costituiscono il futuro della pallanuoto italiana. La proposta del Presidente della Roma Vis Nova, Marco Ferraro, mira a garantire in primis la sicurezza degli atleti e del regolare svolgimento del campionato, che seppur diviso in 4 gironi, per giusti motivi legati al rischio degli spostamenti, dovrebbe prevedere l’inizio in alternanza alla serie A1 con partite ogni 15 giorni, partendo quindi da fine novembre e non da fine gennaio. Potrebbe essere poi prevista una fase finale in impianti adeguati (le bolle) di playoff con formula similare alle finali nazionali giovanili con un primo concentramento a gironi di 4 squadre che determinerebbero incontri incrociati per il secondo concentramento, dalla prima alla quarta e dalla quinta all’ottava, per la determinazione della classifica finale. Similarmente per i playout un concentramento a 4 squadre con girone e scontri finali per definire le retrocessioni. In tal modo tutte le squadre potrebbero giocare un congruo numero di partite complessive. Ma la vera e necessaria modifica dei protocolli dovrebbe riguardare l’attività di prevenzione, in quanto per ogni squadra di A1 e A2 dovrebbe esser obbligatoriamente previsto il tampone rapido nelle 24 ore precedenti alla partita con esclusione dei soli eventuali positivi e rinvio della stessa gara nel caso di un numero di positivi superiore a 3. Il costo di questa fondamentale attività di prevenzione sarebbe di gran lunga inferiore ai risparmi delle trasferte. In altri termini prima di ogni giornata il gruppo squadra dovrà sottoporsi nelle 24 antecedenti alla partita a un tampone rapido che possa mettere in sicurezza tutti con costi contenuti da una convenzione con centri specializzati in tutta Italia. Inoltre, come in altre federazioni, su tutte la pallavolo, in caso un giocatore risulti positivo al Covid-19 si isolerebbe, mentre tutti gli altri si sottoporrebbero al test e se dovessero risultare negativi allora potranno giocare, senza così andare in quarantena per dieci giorni e soprattutto non mandando in quarantena la squadra avversaria. Solo tale formula permetterebbe lo svolgimento regolare di un  campionato che si possa chiamare tale con girone all’italiana, playoff e playout e almeno 15/16 partite giocate da ciascuna squadra. Sottoponiamo questa proposta a tutti i presidenti e alla Federnuoto, auspicando l’adesione convinta di tutte le società coinvolte.

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